Il Giardino Emozionale

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Cos'è un Giardino Emozionale?

Ad incorniciare la Gualda Vecchia per una superficie di circa 8mila metri quadrati è il Giardino Emozionale dei Sentieri di Piume – tra Semplicità e Bellezza. L’idea è quella di dar vita ad un luogo in cui perdersi, tra linearità dinamiche e tracciati sinuosi, in una dimensione straordinaria, senza tempo. Una dimensione governata dalla perfetta unione carsica tra Amore e Armonia. Il Giardino Emozionale dei Sentieri di Piume si compone di: aiuole labirintiche, sinuose linee dell’anfiteatro, regno del fuoco, orto ornamentale che attraverso un sentiero di felci conduce alla piazza dell’acqua, fino al parterre.

Il Giardino Emozionale è un concetto di giardino concepito dopo diversi anni di studio dall’arch. Caterina Angela Contu. Un luogo che svela simbolismi antichi e centri energetici, creati attraverso geometrie ed ambientazioni suggestive rappresentate dagli elementi fondamentali della natura: acqua, terra, fuoco e aria.

Le aiuole labirintiche di graminacee

Nel labirinto non ci si perde,

nel labirinto ci si trova,

nel labirinto non si incontra il Minotauro.

Nel labirinto si incontra se stessi.

Hermann Kern

Le aiuole labirintiche ubicate all’ingresso non sono un vero e proprio labirinto ma la loro disposizione recupera le 7 linee come 7 erano le spire di cui i labirinti antichi si componevano. Le graminacee svettanti, in piena fioritura e mosse dalla leggera brezza, creano sfumature impressioniste, in cui sono immersi totem scultorei realizzati attraverso il recupero di antiche porte del casale. Le graminacee svettanti sono piante che ritroviamo lungo tutto il giardino e sono loro a dare il nome “Sentieri di Piume” al giardino.

Le tre porte, che hanno tre orientamenti diversi, rappresentano le diverse direzioni, dimensioni dove trovare la giusta via nella vita, attraverso il lume della ragione ed il sentimento d’amore puro. Il loro colore rosso infatti richiama il filo rosso di Arianna attraverso cui Teseo riesce ad uscire dal labirinto.

L'anfiteatro

Tornando alle aiuole labirintiche si può percorrere il versante opposto, attraversando un piccolo boschetto di calle e digitalis purpuree. Qui troviamo un piccolo salottino dove un antico lampadario, insieme alla presenza di una quercia ibrida con una sughera, creano con i tavolini in ferro un’atmosfera molto suggestiva. Da qui lo sguardo si apre sull’Anfiteatro.

Le linee sinuose della cavea si sagomano lungo un versante in declivio e dinanzi ad esse si apre la zona della scena. Queste forme sono state sagomate recuperando l’aspetto identitario del versante attraverso profili in corten.

La quinta della scena è qui formata da fioriture aeree di graminacee, dove prendono vita rappresentazioni d’arte, che celebrano l’estro e la creatività dell’uomo.

La sommità della cavea è racchiusa da un profilo roccioso di monoliti recuperati dal luogo a rappresentarne il valore identitario. Sulla sommità dei monoliti si sviluppano aiuole in cui trovano dimora ciliegi giapponesi e suggestive fioriture primaverili.

Il regno del fuoco

Il Regno del Fuoco rappresenta il focolare centrale, di convivialità, di unione della famiglia.

Questa zona è  caratterizzata da un grande braciere circolare, collocato proprio al centro della piccola piazza, in modo da includere tutti i commensali nel momento di condivisione, e da specie vegetali dai cromatismi rossastri che circondando quest’area celebrano l’elemento del fuoco.

Nel Regno del Fuoco sono presenti anche due terrazzamenti, uno erboso con aiuole di ghiaino bianco e uno contornato da baulature di sedum ed il cui camminamento è costituito da sassolini neri. Qui grandi canne di bambù rosse sono posizionate in modo più o meno allineato, rappresentando muti testimoni che accompagnano in questa  percorrenza. Là dove invece le canne sono presenti nel numero di 3, esse sono collocate perfettamente ai vertici di un triangolo equilatero, con il vertice orientato verso Nord o verso Sud, a seconda che rappresentino il principio Maschile o Femminile. Questa nuova parte del Giardino si è arricchita dell elemento del suono, che può essere percepito con la brezza del vento. Troviamo in questi due terrazzamenti anche 3 diverse specie di aceri, che perderanno le loro foglie nei mesi freddi, creando contrasti cromatici unici lungo i percorsi di questa ambientazione. Per finire, tutto il declivio alle spalle di questi due terrazzamenti è tappezzato da Epimedium Warleyense ‘Ellen Willmott’.

Il parterre

Sia attraverso il Regno del Fuoco che dalla Piazza dell’Acqua si giunge al Parterre.

Questo luogo rappresenta l’arrivo, la contemplazione e il momento del riposo in cui riscoprire una pace interiore e sentirsi in completa sintonia con la natura circostante.

In antichità questa era l’aia, dove i contadini trebbiavano il grano.

Da qui lo sguardo spazia su tutta la Val di Cornia, dalle Colline Metallifere fino alle vette dell’Isola dell’Elba.

 

La piazza dell'acqua e il sentiero di felci

Dall’orto raggiungiamo attraverso un sentiero sinuoso di felci, hoste e calle la Piazza dell’Acqua. Questo luogo è stato creato per la completa rigenerazione fisica e mentale degli ospiti della Gualda Vecchia. Una spa all’aperto con tinozza idromassaggio riscaldata e sauna a botte, entrambi elementi che guardano la valle, completamente immersi nella natura, dove l’uomo può riconnettersi alla sua dimensione più autentica. Qui, l’elemento acqua, simbolo di purezza, è celebrato dalle specie inserite, tra papiri e bambù. Durante i mesi caldi l’olfatto è inebriato dal profumo dolce della lippia, prato fiorito scelto per il suo limitato fabbisogno idrico. La lippia inoltre, nelle notti di luna piena, regala uno spettacolo unico: i fiori bianchi riflettono la luce lunare e sembra di avere il cielo stellato anche ai nostri piedi.

Oltre al simbolismo dell’acqua ritroviamo geometrie antiche, capaci di creare uno straordinario centro energetico. Le docce sono dei cilindri sapientemente posizionati in modo da essere vertici di un perfetto, immaginario, triangolo equilatero e rappresentano l’elemento dell’aria.

La Piazza dell’Acqua è un luogo in cui entrare in stretta connessione con il paesaggio che si apre sulla Val di Cornia.

L'orto ornamentale

L’orto ornamentale si sviluppa su terrazzamenti lungo il declivio naturale ed è stato realizzato attraverso aiuole in pietra locale che accolgono frutti e ortaggi, ma anche fiori eduli, melliferi e rose antiche ed officinali, tra pergolati fioriti.

L’orto ornamentale è un’armoniosa fusione tra “Potager” alla francese, “Hortus Conclusus” e creatività, e rappresenta il luogo dove la mano dell’uomo, attraverso la natura, crea i suoi frutti.

Un luogo in cui scoprire sapori e profumi autentici, momenti di degustazione e di relax.

Prenota una visita

La visita al Giardino Emozionale dura circa 2 ore. Inizia con un tour con la proprietaria di circa 45 minuti, a cui segue un piccolo benvenuto della casa. Dopo di che è possibile visitare il negozio / laboratorio ed in seguito godersi il giardino per un’oretta in intimità. Il costo del biglietto a persona è di €15 – minimo 8 persone o €120. La prenotazione è obbligatoria. Per tour privati potete chiedere direttamente via form le condizioni e disponibilità.

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La realizzazione

Il Giardino Emozionale dei Sentieri di Piume è stato realizzato dal Vivaio Pitorsino. Era il 1956 quando i tre fratelli Nannini, Mario, Francesco e Rotilio lasciarono il loro paese d’origine in provincia di Arezzo per approdare in maremma alla ricerca di nuove opportunità di lavoro. Proprio nella località “Il Pitorsino” (GR), pieni di speranza e con spirito di iniziativa e intraprendenza, diedero vita al Vivaio Nannini. A dirigere l’azienda oggi ci sono Giorgio e Fabrizio, i figli di Rotilio Nannini: due persone a cui ci siamo affidati e che in cambio ci hanno dato professionalità, flessibilità e completo supporto.